Si fa concreta l’ipotesi prescrizione per i quattro animalisti accusati di violazione e di occupazione di proprietà privata. Il processo, che sarebbe dovuto iniziare ieri (lunedì 3 dicembre,ndr) nel Tribunale di Brescia, si è infatti aperto con un rinvio al 12 ottobre del 2020, vale a dire 9 anni dopo i fatti contestati (2011). I quattro imputati si trovano a giudizio perché, durante una manifestazione di protesta contro l’allevamento Green Hill, avevano scavalcato i cancelli ed erano saliti sul tetto della struttura di Montichiari (Brescia).
Un altro procedimento giudiziario, sempre sul filone di Green Hill, ha visto lo scorso maggio la condanna in appello – con pene tra gli otto e i dieci mesi – per dodici attivisti. Si tratta degli animalisti che il 28 aprile 2012 fecero irruzione nella struttura prelevando e portando in salvo alcuni beagle. Da quell’azione iniziò lo tsunami conclusosi con la chiusura dell’allevamento, la condanna dei vertici, ma, soprattutto, con la liberazione di tutti i cani lì detenuti.