Green Hill. Le motivazioni della Cassazione, Enpa: uno scenario di sprezzante crudeltà. Sentenza ribadisce con forza il diritto degli animali alle cure

«Dalle motivazioni della Corte di Cassazione emergono i profili di uno scenario di sprezzante crudeltà che ha visto negate ai poveri cani le cure più basilari, con numerosi beagle uccisi nonostante fossero affetti da patologie tutt’altro che incurabili. Anche per questo, la sentenza con cui la Suprema Corte ha condannato i vertici dell’ex allevamento rappresenta una vittoria storica che chiude una delle una delle vicende più brutte e più tristi che nel nostro Paese abbiano interessato gli animali». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi.

«Ma questo pronunciamento – prosegue Rocchi – ha una portata che va al di là del caso specifico perché con il suo pronunciamento la Corte di Cassazione ha ribadito con forza un principio fondamentale: che gli animali hanno diritto alle cure e che l’eutanasia rappresenta una extrema ratio. La Suprema Corte ha così riaffermato che il rispetto della vita animale rappresenta un limite invalicabile».

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha partecipato al procedimento, in tutti i gradi di giudizio dove è stata rappresentata dall’avvocato Valentina Stefutti.

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