«Accogliamo con grande soddisfazione la notizia della chiusura delle indagini sul cosiddetto “Green Hill bis" con l'iscrizione di cinque persone nel registro degli indagati, sospettati di avere nascosto, con le loro omissioni e reticenze, la verità su quanto accadeva all'interno dell'allevamento». Lo dichiara l'Enpa, che prosegue: «ciò conferma quanto abbiamo sostenuto fin dall'inizio: ovvero che nessuno poteva non essere a conoscenza degli orrori di Green Hill e che ciò è stato possibile anche grazie a una diffusa rete di complicità. Auspichiamo che l'iscrizione nel registro degli indagati si traduca in un rinvio a giudizio e in una successiva condanna; naturalmente la nostra battaglia giudiziaria prosegue, a tutti i livelli. E continueremo ad essere in prima linea non soltanto contro gli autori materiali delle sevizie, dei maltrattamenti e delle uccisioni ma anche contro tutti coloro i quali hanno permesso che tali reati venissero compiuti impunemente. Se sarà celebrato un nuovo processo chiederemo di essere presenti ancora una volta quale parte civile».