Gli animali a Catania e provincia non vengono soccorsi. Lo denuncia l’Enpa

Un giovane delfino in difficoltà e una tartaruga Caretta caretta con un amo impigliato in bocca. Sono le due richieste di intervento ricevute da Enpa Catania venerdì 1° giugno e per le quali i volontari catanesi hanno chiesto il sostegno della Sezione di Adrano e delle autorità. Per il soccorso del Delfino, in zona San Giovanni Li Cuti (Catania) era già intervenuto il personale dell'Istituto Zooprofilattico di Catania con un sub. L’animale, in evidente difficoltà, doveva essere recuperato e affidato alle cure di una struttura specializzata, ma, siccome la Capitaneria non è attrezzata per la messa in sicurezza dei cetacei, si è deciso di lasciarlo in acqua dopo aver verificato che il corpo dell’animale non presentasse ferite.
 
Lo stesso equipaggio della Capitaneria di Porto è poi intervenuto ad Acicastello (Catania) per aiutare la Caretta caretta. Anche in questo caso mancano gli strumenti necessari al soccorso e si decide di lasciare l’animale in acqua. L'Enpa cerca invano qualcuno che possa intervenire, cala il buio e tutto viene rinviato all’indomani. Poche ore dopo, di mattina, il delfino viene trovato morto a poca distanza dal Lido "La Battigia", mentre della Tartaruga si è persa ogni traccia.

«Tutto questo è inaccettabile, è dallo scorso anno che assistiamo alla morte di numerosissime Tartarughe e, nonostante i vari solleciti, nessuna Istituzione si è mossa per adottare gli opportuni provvedimenti», dichiara il Presidente provinciale dell'Enpa di Catania, Cataldo Paradiso. «Da quasi due anni – aggiunge Salvatore La Rosa, commissario dell’Enpa di Adrano –  il Centro Recupero Fauna Selvatica è chiuso e nessuno interviene per soccorrere gli animali in difficoltà. Noi volontari facciamo quello che possiamo ma siamo lasciati soli, e le nostre risorse sono ormai esaurite».

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