Giovane merlo soccorso da Enpa Savona: quest’anno nidificazione iniziata con largo anticipo

Nei giorni scorsi i volontari della Protezione Animali savonese hanno soccorso il primo merlo caduto quest'anno dal nido; il piccolo, soprannominato Primo, è stato raccolto nella centrale piazza Diaz a Savona ma non è stato possibile individuare su quale albero si trovasse la nidiata. I giovani merli hanno infatti l’abitudine di tentare il primo volo a circa tre settimane dalla schiusa dell’uovo, tuttavia non sono ancora capaci di volare. In campagna essi tendono a nascondersi tra i fili d'erba dove attendono, tra un tentativo di volo e l’altro, i genitori che li sfamano ogni 15-20 minuti. Naturalmente, in città la situazione è ben diversa: qui i merli, se non soccorsi e alimentati in modo artificiale, vedono messa in serio pericolo la propria sopravvivenza, anche per rischio di essere investiti da un'automobile o di venire predati.

Come l'Enpa di Savona aveva già segnalato a gennaio, chiedendo uno stop anticipato alla stagione venatoria, la nidificazione di molte specie selvatiche, a causa dei cambiamenti climatici, quest'anno è avvenuta con largo anticipo. Basti pensare che in genere per i merli questa avviene ai primi di marzo, mentre un semplice calcolo dimostra che il nido di Primo è stato costruito già a metà gennaio.

Tra poco la madre, dopo che i suoi 4 o 5 fratelli si saranno involati, ricostruirà il suo secondo nido, ad un’altezza superiore al primo, cui ne seguirà quest’anno un terzo e forse un quarto, sempre ad altezza superiore e senza mai usare i precedenti.

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