«Gentile Ministro, le scrivo per unirmi ai numerosi cittadini e alle associazioni animaliste che, negli ultimi mesi e in questi giorni, continuano a chiedere accoratamente che sia finalmente superata l'anacronistica Giostra dell'Orso di Pistoia. Un evento che mette in serio pericolo la salute degli animali coinvolti, tanto da aver portato il Sindaco a deciderne la sospensione dopo i gravi incidenti del 2014». Inizia così la lettera che la senatrice Silvana Amati, responsabile PD Tutela e Salute degli animali, ha scritto al Ministro dei Beni Artistici e Culturali, Dario Franceschini, alla vigilia della consultazione referendaria con cui i pistoiesi sono chiamati ad esprimersi sul futuro della manifestazione.
«Come ha detto Lei stesso il giorno della proclamazione come Città della Cultura 2017, ora Pistoia ha un anno intero per giocarsi sul piano interno e internazionale questo importante titolo. Da domani – prosegue la Senatrice – i pistoiesi saranno chiamati a partecipare al referendum telematico organizzato dalla Giunta Comunale per decidere della sorte di questo palio. Le chiedo di ascoltare quanti denunciano come siano inaccettabili manifestazioni, eventi o spettacoli che mettano a rischio il benessere degli animali coinvolti e come sia ormai inconcepibile che possano persino essere considerati alla stregua di iniziative di valore culturale».
«Al contrario, questa e altre analoghe manifestazioni anacronistiche persistono nel nostro Paese in diretto contrasto con il concetto di sviluppo culturale che vogliamo promuovere, ovvero paradigma del progresso economico, della coesione sociale e valorizzazione della creatività. Secondo i dati del Rapporto Eurispes 2014 – conclude la senatrice Amati- il 65% degli italiani è contrario all'utilizzo di animali negli spettacoli. Una trasformazione culturale di cui le istituzioni locali e nazionali devono prendere atto al più presto e a cui dobbiamo rispondere».
