Giornata Mondiale Tartarughe Marine, Enpa: “Ecco cosa fare se le avvistate in spiaggia”. Trovato il primo nido del 2020 in Cilento.

Nella Giornata Mondiale delle Tartarughe Marine l’Enpa, proprio in queste ore impegnata in monitoraggi sulle spiagge del Cilento sulle tracce delle Caretta caretta, ricorda come dobbiamo comportarci quando incontriamo questi rettili e quali sono le minacce più frequenti alla sopravvivenza di questa specie. L’Enpa, ormai da diversi anni, è presente con diverse sezioni sul territorio per assistere e tutelare animali marini come le tartarughe Caretta caretta. In particolare, con le Sezioni di Salerno (costa del Cilento), Lagosanto (Alto Adriatico) e con la Delegazione di Lesina (costa nord del Gargano).

Proprio in queste ore i volontari Enpa stanno monitorando le spiagge del Cilento alla ricerca di tracce di Caretta caretta risalite per nidificare. Venerdì 12 giugno è stato trovato ad Ascea il primo nido . I volontari della sezione di Salerno, coordinati dalla stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, pattugliano quotidianamente le spiagge idonee per la nidificazione di questi animali e quando trovano tracce dell’attività di nidificazione, si attivano per proteggere il sito. Sono ora attivi su Eboli, Capaccio, Ascea, Palinuro e Camerota. Al termine dei giri in spiaggia gli operatori dell’Enpa hanno affisso le locandine informative.

Cosa dobbiamo sapere sulla Caretta caretta
La Caretta caretta è la specie di tartaruga marina più frequente nel Mar Mediterraneo. Rimangono in mare per tutta la loro vita, ma durante il periodo estivo (tra giugno e settembre) le femmine adulte risalgono in spiaggia per nidificare. Dopo la deposizione si allontanano tornando in mare, e le uova schiuderanno dopo 50-60 giorni. Gli esemplari giovani e gli adulti hanno pochi predatori in natura, e la loro vita è minacciata principalmente da fattori legati alle attività umane quali la pesca, la plastica ed i rifiuti in generale e

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