Pubblichiamo il pezzo firmato da Giselda Curzi per Adnkronos che ha intervistato la Presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi e la volontaria dell’Enpa di Salerno, Roberta Teti, sulla Giornata Mondiale delle Tartarughe:
“Sos per le tartarughe. L'azione dell'uomo e i cambiamenti climatici mettono in pericolo questa specie di rettili, sia marini che di terra, di cui lunedì si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale. "Possiamo dire che tutte le tartarughe, marine e non, sono in pericolo. – afferma all'Adnkronos Roberta Teti, volontaria Enpa, laureata in scienze ambientali ed esperta di tartarughe, in particolare quelle marine – Le tartarughe marine sono tutte considerate in via di estinzione o comunque minacciate e sono nella lista delle specie protette, come anche le tartarughe di terra e quelle di acqua dolce". "E la nostra tartaruga, quella italiana sta scomparendo per l'eccessiva presenza di tartarughe americane, le trachemys. Queste sono le tartarughe che vengono vendute nelle fiere, la gente le compra come se fossero un soprammobile, – spiega Teti – crescono e lo spazio che vanno ad occupare è sempre maggiore e quindi vengono liberate in natura, andando a danneggiare la nostra fauna e la nostra flora". "Le tartarughe marine corrono i maggiori rischi perché a causa della pesca eccessiva, rimangono spesso intrappolate nelle reti dei pescatori ed avendo bisogno di ossigeno non riescono a risalire in superficie e muoiono. E poi non dimentichiamo l'innalzamento delle temperature che fa sì che nascano più tartarughe femmine facendo aumentare il rischio di estinzione della specie".