Mai come quest’anno, quando le drammatiche conseguenze legate al conflitto in Ucraina stanno mettendo in discussione anche principi ambientali che sembravano saldi è importante celebrare la Giornata della Terra per ricordare gli obiettivi comuni importanti che non possiamo mancare. Il tema della 52esima edizione dell’Earth Day è “Invest In Our Planet" e per farlo è necessario agire subito. In Italia stiamo toccando con mano gli effetti dello stravolgimento del clima: siccità, incendi, alluvioni. Il fiume Po ridotto a fantasma di sé stesso ne è forse il simbolo più evidente. A questa situazione si aggiunge la devastazione della guerra in corso in Ucraina che, oltre alle terribili conseguenze in termini di vite umane e di questioni umanitarie, sta facendo emergere il problema delle materie prime, in primis quella del grano e dell'energia.
"Se pensiamo che metà di tutti i cereali del pianeta sono destinati agli animali imprigionati negli allevamenti – dichiara Carla Rocchi, Presidente Nazionale dell'Enpa – è chiaro che il modello che vede al centro gli allevamenti intensivi, non è più solo ingiusto ed eticamente riprovevole ma è anche insostenibile. E’ urgente e necessaria una politica di riconversione degli allevamenti intensivi e fondamentale una rivoluzione delle nostre abitudini alimentari. Basta con la carne, ci avvertono gli studiosi: non solo non fa bene alla nostra salute ma anche il nostro pianeta non può più sostenerlo!"
Anche nell’ultimo rapporto intergovernativo dell’Onu, l’IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici) ha lanciato un appello sottolineando come abbiamo già tutti gli strumenti per intervenire sul surriscaldamento climatico.