GIORNATA DELLA BIODIVERSITA’, ENPA: IL GOVERNO ITALIANO SI IMPEGNI A BLOCCARE LA DISTRUZIONE DEGLI HABITAT E AD APPLICARE LE LEGGI A TUTELA DELLA FAUNA

La distruzione degli habitat naturali è un fenomeno sempre più preoccupante che mette in pericolo la sopravvivenza di milioni di animali e dell'uomo stesso, e che in Italia ha raggiunto proporzioni allarmanti. 
 
Per un Paese un tempo conosciuto come il “giardino d'Europa”, questo significa assestare un colpo mortale al proprio patrimonio di biodiversità, uno dei più ricchi e diversificati del continente. Impegnarsi per difendere tale patrimonio, dunque, non rappresenta più una opzione ma una necessità ineludibile per garantire un futuro sostenibile alle specie animali e vegetali che vivono sul nostro territorio, ed alle generazioni future; se il tasso di sfruttamento dei suoli dovesse procedere a questo ritmo, i nostri figli rischiano di essere letteralmente soffocati dal cemento. Come confermato anche dall'incremento delle patologie legate all'urbanizzazione.
 
«Tutti gli esseri viventi – prosegue l'Enpa – devono vivere in equilibrio con l'ambiente che li circonda: la cementificazione e la perdita di biodiversità sono pericolosi elementi perturbativi. Per questo, il Governo italiano deve assolutamente impegnarsi ad invertire tale linea di tendenza, proteggendo sia gli habitat sia gli animali che in essi vivono e che sono spesso oggetto di una insensata discriminazione, ma anche diffondendo una corretta informazione sull'importanza che le specie selvatiche rivestono, a seconda del loro ruolo biologico, in natura».
 
E' il caso dei predatori – volpi e lupi, ad esempio – accusati di causare danni alle attività umane, ma in realtà tassello fondamentale per assicurare il bilanciamento tra le popolazioni delle specie animali che insistono sul nostro territorio. La situazione è davvero paradossale perché la loro “colpa” sarebbe quella di cibarsi degli animali introdotti a fini venatori. Nella realtà dei fatti le specie predatorie contribuiscono a ristabilire l'equilibrio biologico negli habitat alterati dai cacciatori al solo scopo di continuare a sparare per divertimento.
 
«Ormai le parole devono lasciare il passo alle azioni e alla concretezza, iniziando proprio da quello che il nostro Paese e il nostro Governo, che Costituzionalmente ha il diritto-dovere di tutelare la biodiversità, può fare fin da subito. Ad esempio, cancellare dalle specie cacciabili le 19 considerate in uno stato di conservazione sfavorevole, come più volte ci ha chiesto l'Europa e il mondo scientifico. Uccidere per gioco animali sempre più rari non è certo edificante né tantomeno sostenibile. Il nostro Paese si è dotato di buone leggi a protezione dell'ambiente e della fauna; leggi che troppe spesso vengono disattese o restano inapplicate – conclude l'Enpa -: è proprio da qui che si deve partire se vogliamo tornare ad essere il “Giardino d'Europa” e a non essere, invece, oggetto di procedure di infrazione in ambito europeo per la mancata applicazione delle direttive.»
Facebook
Twitter
LinkedIn