Giornata degli Animali, da Cipro la testimonianza di un volontario Enpa impegnato in campi antibracconaggio

Il 3-4 ottobre, nelle maggiori piazze italiane, si celebrerà la Giornata degli Animali. In ogni città avranno luogo eventi e manifestazioni volti  a focalizzare l'attenzione sui diritti degli nimali, ma saranno anche occasione per festeggiare i nostri amici non-umani con una giornata a loro dedicata. Anche gli amici volontari della sezione genovese dell'Ente Nazionale Protezione Animali organizzeranno un banchetto a Campomorone, con lo scopo di finanziare i lavori per la realizzazione del primo Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) in Liguria.
 
Nonostante io sia un volontario piuttosto attivo in ENPA Genova, il mio contributo a quest'evento arriva quest'anno da molto lontano. Mi trovo infatti a Cipro, impegnato in un difficile campo antibracconaggio, insieme a volontari provenienti da tutta Europa. Con me c'è un altro volontario ENPA, Eduardo Quarta, che da anni si occupa di antibracconaggio in Campania.
 
La situazione in quest'isola di certo non fa venir voglia di festeggiare, ci troviamo nel Paese con la più alta densità di uccisioni illegali in Europa, ospiti sgraditi di una popolazione fortemente ostile a qualunque intervento conservazionistico; anche i Parlamentari non mancano di ricordarci che qui non siamo i benvenuti: recentemente, durante un intervento di un nostro collaboratore, rappresentante di BirdLife Cyprus, al Parlamento cipriota, un onorevole si è rivolto a lui dicendogli (a grandi linee) “L' uccellagione è nel dna dei ciprioti. Fate presente ai vostri mercenari (noi volontari Europei) che sapremo come accoglierli in ogni sito di trappolaggio che visiteranno”, una promessa mantenuta: martedì mattina, durante un sopralluogo nei pressi di Larnaca, siamo stati circondati, presi a sassate e inseguiti con pick-up e moto. Solo per qualcosa in più di un pizzico di fortuna siamo riusciti a fuggire senza neanche un graffio.
 
Meno fortunati sono stati il quasi 200 uccelli catturati nella rete che ci è stata consegnata venerdì mattina, dopo essere stata sequestrata dalla Polizia grazie a una nostra segnalazione. Immediatamente ci siamo messi all'opera in un'inutile corsa contro il tempo, gran parte degli uccelli sono morti asfissiati tra le maglie della rete, solo una cinquantina ha potuto riprendere il volo e continuare la dura migrazione alla volta delle coste africane.
Per dare un'idea di quanto sia imponente il bracconaggio da queste parti, basti pensare che una singola rete, con un richiamo elettronico, può catturare oltre 200 uccelli in un paio d'ore. Solo nell'estremità sud-orientale dell'isola sono presenti oltre 1000 siti di uccellagione con una o più reti ciascuno, attivi lungo tutto il periodo della migrazione: si stima che a Cipro muoiano oltre 2.500.000 uccelli all'anno.
 
E' da questo scenario che io ed Eduardo ci uniamo alla Giornata degli Animali, celebrata in un Paese in cui ancora molto resta da fare ma che, grazie all'impegno di associazioni come ENPA ci permette di vivere in una realtà certamente migliore di quella in cui siamo immersi in questi giorni, per noi molto difficili e faticosi. Ed è per chiesto che chiediamo a tutti un pensiero particolare per il 3-4 ottobre: un pensiero rivolto a tutti gli uccelli che non supereranno il Mediterraneo, a tutti gli uccelli che non siamo riusciti a salvare.
 
Francesco

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