GHEPPIO FERITO A COLPI DI FUCILE. L’ENPA DI ISCHIA: “POCHI CONTROLLI DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE”

“Frattura esposta all’omero dell’ala sinistra con interessamento dell’intera ala ”. E' questo il primo responso del veterinario di fiducia della Protezione Animali ischitana, che nella giornata di ieri ha visitato il gheppio preso in consegna dalle Guardie Zoofile dell’associazione. Si tratta di un esemplare giovanissimo soccorso da un cittadino nella campagna di Buonopane (Ischia) e poi affidato alle guardie zoofile Enpa del nucleo di Napoli che operano sull'isola.
 
«E' disarmante dover prendere atto di quanto sia facile, ad Ischia, sparare impunemente e ferire un uccello appartenente a una specie protetta – denuncia Carmela Paolella, responsabile della delegazione ischitana della Protezione Animali – e di quanto invece sia difficile porvi rimedio salvando la vita al povero gheppio. Il fatto che tali animali vengano abbattuti deliberatamente dovrebbe farci riflettere sull'inciviltà di coloro i quali continuano ad imbracciare armi da fuoco. Un solo cacciatore che non rispetta le regole, con una sola cartuccia può fare compiere danni irreparabili».
 
I volontari dell'Enpa da sempre sono in prima linea contro il bracconaggio ma la lotta è impari visto che gli agenti della Forestale, che dovrebbero contrastare i cacciatori di frodo, si contano sulle punta delle dita a fronte di un vero e proprio “esercito” composto da oltre un migliaio di cacciatori, i quali agiscono indisturbati e senza controlli. Dal canto loro, tranne sparute eccezioni, le associazioni venatorie (Enalcaccia, Federcaccia, Arcicaccia, Anuu, Liberacaccia, ecc…) con le loro schiere di guardie venatorie non risulterebbero essere presenti o attive – come dovrebbero – nel contrasto al bracconaggio. 
 
«A cacciare di frodo sono sempre i soliti personaggio e sempre nello stesso posto – aggiunge Carmela Paolella – spesso nei paraggi delle proprie abitazioni o nelle loro terre, lasciate volutamente accessibili dall’esterno per scaricare ogni responsabilità in caso di rinvenimento di trappole e richiami. Di loro si conoscono anche le generalità ma è difficile coglierli in flagranza di reati. Per fortuna, sono sempre più numerosi i bracconieri denunciati dai cittadini e questo ci fa ben sperare che in futuro su tale pratica si possa finalmente scrivere la parola fine». (25 novembre)
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