Gatti e glaucoma, Enpa: ennesima leggenda metropolitana priva di fondamento. Nessun fattore di rischio legato alla convivenza con i felini

«Senza scomodare istituti di ricerca più o meno autorevoli mi sembra del tutto evidente che l'allarme, l'ennesimo, circa i presunti pericoli che potrebbero derivare per la nostra salute dalla convivenza con i gatti, risulta del tutto infondato». Lo dichiara la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi.

«In Italia l'Enpa ha la fortuna di avere un osservatorio privilegiato su molti fenomeni che riguardano gli animali: decine di strutture di accoglienza dove migliaia di operatori lavorano a stretto contatto con gli animali, 365 giorni l'anno; la rete di solidarietà ramificata in tutto il Paese che vede decine di migliaia di volontari dare ospitalità ed assistere, anche presso le proprie abitazioni, migliaia di animali tra gatti e cani; il network di professionisti che collabora con Enpa per garantire la salute e il benessere dei quattro zampe. Dunque – prosegue Rocchi – se le cose realmente stessero come ci raccontano i “ricercatori” americani dovremmo avere un'infermeria piena di ipovedenti o addirittura di persone prive di vista. E ipovedenti o privi di vista dovrebbero essere i sette milioni di italiani che vivono con un felino».

Fortunatamente nel nostro Paese non sembra essere in atto alcuna epidemia di “glaucoma da gatto”, di toxoplasmosi felina o di salmonella da piccione. «Leggende metropolitane di cui si dovrebbe soltanto sorridere se non alimentassero un sistema di false convinzioni, spesso molto più dannoso (e pericoloso) di batteri, virus o allergie. A dispetto dei molti falsi scientifici che costellano la nostra storia, la buona scienza è cosa seria – conclude Rocchi – ; affidiamola perciò soltanto a chi non è in cerca dei suoi cinque minuti di celebrità».

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