Gabbiano ucciso da un petardo, l’Enpa si costituirà parte civile

L'Ente Nazionale Protezione Animali ha dato mandato al proprio ufficio legale di intraprendere tutte le opportune iniziative giudiziarie contro i due pescatori che hanno ucciso un gabbiano, “reo” di essere stato attirato sulla loro imbarcazione dal pesce appena pescato nel tratto di mare che costeggia la Sardegna nord orientale. Dopo aver catturato l'uccello, i due hanno legato un petardo intorno al suo corpo, hanno attivato l'innesco e lo hanno quindi liberato. Per l'animale non c'è stato nulla da fare: appena la miccia si è consumata, il petardo è esploso, uccidendolo sul colpo. Come se questo gesto di per sé inqualificabile non bastasse, i due personaggi hanno pensato di immortalare l'animalicidio con il proprio telefonino e di pubblicare il filmato su Facebook. Ciò ha consentito ai Carabinieri di Siniscola (Nuoro) di individuarli e di denunciarli per uccisione di animali. Con l'auspicio che l'autorità giudiziaria possa al più presto chiamarli a rispondere di una condotta efferata, che non può avere può essere motivata se non con il disprezzo per la vita. Quando si aprirà il processo, l'Enpa chiederà di esservi ammessa per farsi portavoce dei diritti di chi non ha modo di difenderli nelle aule di giustizia.

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