Forestale e Guardie Enpa denunciano il titolare di un canile abusivo: praticava il taglio di orecchie e coda di cani

I Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e la Forestale del Comando Provinciale di Firenze, con le Guardie Zoofile dell’Enpa, su delega della Procura della Repubblica di Firenze, hanno perquisito un allevamento abusivo di cani di razza Corso, trovando medicinali non autorizzati, documentazione illecita relativa al commercio di cani, certificati medici falsificati e strumentazione per effettuare il taglio di parti anatomiche.

L’indagine ha avuto origine da un controllo amministrativo effettuato dal Nucleo Provinciale Guardie Zoofile Enpa, a Campi Bisenzio (Firenze) in un allevamento di cani di razza Corso, durante il quale veniva accertato che ad alcuni cani era stato praticato il taglio delle orecchie e della coda; un intervento, questo, contrario alle normative internazionali e nazionali. Tra le altre irregolarità riscontrate nell'allevamento, poi posto sotto sequestro, anche la violazione delle norme sanitarie.

Le indagini di polizia giudiziaria hanno permesso di stabilire che gli interventi chirurgici venivano documentati, con certificazioni medico veterinarie redatte da un sedicente veterinario, irreperibile. Nel corso delle perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Firenze ed eseguite dal Corpo Forestale dello Stato e dalla Sezione Investigativa Speciale per la Tutela Animali del Nucleo Guardie Zoofile Enpa di Firenze, sono stati rinvenuti presso le abitazioni e l'allevamento abusivo, molti medicinali per attività chirurgiche, certificati medici “in bianco” e documentazione relativa al commercio di cani.

Il titolare dell'attività è stato denunciato per maltrattamento di animali ed esercizio abusivo della professione medica. L’amputazione di coda e orecchie rappresentano vere e proprie mutilazioni che nulla hanno a che vedere con il benessere degli animali, tanto più che vengono solitamente praticate per fini estetici. Ciononostante si tratta di una pratica tuttora diffusa per soddisfare la vanità di proprietari senza scrupoli, interessati non al benessere del proprio amico ma a partecipare a qualche concorso canino. Il tutto, purtroppo, con la compiacenza di personaggi equivoci che si spacciano veterinari e producono documentazioni false.

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