Firenze. Detenzione incompatibile e minacce alle Guardie Enpa: confisca di 27 animali, 4 mesi di reclusione e 800 euro di ammenda per un 60enne di San Casciano

Confisca degli animali, quattro mesi di reclusione, 800 euro di ammenda e pagamento delle spese processuali. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Firenze ad un 60enne di San Casciano Val di Pesa (Firenze), riconosciuto colpevole dei reati di detenzione incompatibile di animali e di minacce. La sentenza si riferisce a fatti avvenuti nel 2012 quando le Guardie Zoofile Enpa di Firenze, a seguito di alcune segnalazioni relative ad un presunto maltrattamento, fecero alcuni controlli presso il terreno di proprietà del figlio dell'imputato, verificando che gli animali lì detenuti si trovavano in una situazione igienico-sanitaria di estremo degrado da cui derivava una condizione di grave sofferenza fisica e psicologica.

Il posto infatti era più simile più a una discarica che a un luogo destinato ad ospitare altri esseri viventi, con numerosi esemplari di equidi, bovini, caprini – e due cani – detenuti in spazi talmente angusti da non garantire quella libertà di movimento loro necessaria e senza avere regolare disponibilità di cibo (il fieno dei cavalli era ricoperto di muffa) e acqua. Gli equidi, in particolare, si presentavano in uno stato di preoccupante malnutrizione ed erano detenuti all'interno di “box” così piccoli e fatiscenti – privi di tettoia, con ferri taglienti e bulloni a vista, e con il pavimento interamente ricoperto di deiezioni – da rappresentare un serio pericolo per la loro incolumità. Le condizioni dei cani non erano migliori. Uno di essi infatti, un pitbull, era affetto da una dermatite diffusa su tutto il corpo, riferibile ad una infestazione di pulci e ad una cattiva alimentazione; il povero animale presentava inoltre una formazione tumorale sulla regione dorsale del metacarpo e una cicatrice lineare di origine traumatica sulla regionale laterale del fianco destro.

Ad aggravare la posizione processuale del 60enne di San Casciano anche le pesanti minacce rivolte all'indirizzo delle Guardie Zoofile della Protezione Animali (“I Carabinieri mi conoscono, io non ho paura di voi né delle vostre pistole, la pistola ce l'ho anche io, prima di farvi prendere gli animali ammazzo prima voi e poi gli animali”); parole pronunciate con una evidente finalità intimidatoria.

«Accolgo con soddisfazione la sentenza del Tribunale che ha condannato l'imputato e ringrazio le Guardie Zoofile del Nucleo di Firenze per la brillante operazione – commenta Antonio Fascì responsabile nazionale del Servizio Guardie Zoofile Enpa –. Ma soprattutto sono soddisfato per la confisca di ben 27 animali (8 cavalli, 10 capre, 4 bovini, 3 asini, 2 cani); animali che sono stati sottratti per sempre al loro aguzzino. E che hanno trovato una nuova casa dove ora vivono serenamente, senza più subire vessazioni e senza il rischio della macellazione». 

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