Festival della carne di cane a Yulin. Enpa al Parlamento e al Governo italiano: milioni di cittadini chiedono un intervento sulle autorità cinesi

Un intervento sulle autorità cinesi per lo stop al festival della carne di cane a Yulin (Cina). E’ quanto chiede la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, con una lettera aperta al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ai membri del governo, ai deputati, ai senatori e agli europarlamentari italiani. «Yulin è la celebrazione esibita della più efferata crudeltà, un orrore che offende e indigna il mondo intero. E che offende gli stessi cinesi – spiega Rocchi – visto che proprio in Cina si sono levate alte e forti le voci dei movimenti animalisti e dei cittadini che non sopportano l’atrocità di cani allevati per questa cosiddetta ricorrenza, fatti viaggiare in condizioni estreme e uccisi con modalità inimmaginabili. Per non parlare poi dei numerosissimi animali rubati e sottratti ai loro proprietari, per essere macellati ed esposti su una bancarella».
 
Con questa iniziativa, Enpa sollecita il mondo politico e istituzionale a farsi finalmente portavoce del comune sentire degli italiani, la stragrande maggioranza dei quali chiede che gli orrori di Yulin siano cancellati una volta per tutte dalla faccia della terra, diventando soltanto un brutto ricordo. «Come tutti gli anni, riceviamo numerosissime segnalazioni e proteste indignate. Considerando che  proprio di recente sono state raggiunte importanti intese con le autorità cinesi, questa – prosegue Rocchi – potrebbe essere davvero l’occasione giusta per promuovere uno straordinario cambiamento culturale e sostenere gli attivisti cinesi nella loro battaglia di civiltà per salvare i cani di Yulin».

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