“Quando sono tornato a casa ho provato a dare dell’acqua al falco ma non ha bevuto” ha dichiarato Andrea. “A quel punto, quando mi sono reso conto che non si sarebbe ripreso facilmente, l’ho catturato messo in una scatola e vi ho chiamato per avvisarvi che ve lo avrei portato direttamente.”
“Il falco pecchiaiolo a primavera migra dal sud del Sahara verso alcune zone dell’Europa per la nidificazione. È presente in maniera continua sulle zone prealpine” , ha spiegato Ermanno Giudici presidente Enpa Milano, che ha poi aggiunto: “Le sue migrazioni sono tristemente famose per il bracconaggio dei pecchiaioli nello stretto di Messina, dove i bracconieri tentano di abbattere per una tradizione medievale l’adorno (il nome dialettale della specie) al fine di scongiurare i tradimenti sentimentali. Una tradizione barbara che non risparmia tante altre specie nei periodi migratori, in primavera e autunno “.
Non è la prima volta che ad Andrea capita di aiutare un animale: già altre volte aveva portato a ENPA Milano vari animali in difficoltà.
Questa mattina, dopo una notte di riposo e di tranquillità, il falco stava già meglio ed è stato trasferito al CRAS di Vanzago.