Enti Locali. Rocchi (Enpa): La Polizia Provinciale un presidio del territorio. No allo smantellamento, per non indebolire il contrasto agli ecoreati

«In un Paese come il nostro, che purtroppo continua ad essere maglia nera per i crimini contro gli animali e l'ambiente, è assurdo si possa anche solo pensare di smantellare la Polizia Provinciale, che ha sempre svolto una fondamentale attività a presidio del nostro martoriato territorio». Lo dichiara la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, commentando il presidio svoltosi oggi a Monte Citorio per protestare contro lo scioglimento della Polizia Provinciale e il suo assorbimento da parte dei Comuni.

Dal soccorso alla fauna selvatica in difficoltà agli avvelenamenti, fino ad arrivare al bracconaggio, l'Enpa, attraverso i propri volontari e il proprio Corpo di Guardie Zoofile può vantare in numerose regioni italiane una lunga e proficua collaborazione con gli agenti della Polizia Provinciale, che ha permesso di scoprire e di perseguire numerosissimi reati in danno agli animali. «E che in questo modo ha consentito nel nostro Paese di renderne effettiva e concreta la tutela. D'altro canto – prosegue Rocchi – trovo surreale e quasi kafkiano che, proprio all'indomani dell'approvazione di una legge finalizzata al contrasto degli ecoreati, si decida comunque di rinunciare ad uno dei principali strumenti di prevenzione e repressione di tali crimini. La Polizia Provinciale ha un bagaglio di conoscenze, competenze e professionalità che non deve andare perso; semmai deve essere valorizzato».

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