Seconda missione dell’Ente Nazionale Protezione Animali (in particolare del programma Rete Solidale Enpa) nell’ex Cara di Mineo (Catania). Dopo il primo intervento del 19 dicembre, questa mattina gli operatori dell’Unità di Intervento Nazionale Enpa e i volontari delle Sezioni Enpa di Catania e Acireale sono tornati nel centro (chiuso la scorsa estate) di accoglienza dei richiedenti asilo per recuperare i randagi che vivono in stato di semi-abbandono nella struttura. Gli animali recuperati oggi seguiranno lo stesso protocollo dei primi 21 cani prelevati a dicembre: trasferiti in strutture Enpa del nord, seguiranno un periodo di osservazione sanitaria e comportamentale prima di essere messi in adozione.
Continua così l’impegno dell’Enpa per la soluzione di una vera e propria emergenza. Lasciati soli dal precedente ministro dell’Interno, ci siamo trovati a gestire questa situazione con l’Amministrazione Comunale di Mineo. Una amministrazione – va sottolineato – molto attenta, ma priva dei necessari strumenti per fronteggiare una situazione emergenziale simile. Negli ultimi mesi Enpa ha inviato farmaci e pet food per accudire gli animali.
“Gestire i cani nell’ex Cara dopo la chiusura del centro è stata una impresa ai limiti dell’impossibile”, ha dichiarato a dicembre dichiarato questa mattina il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, agli operatori Enpa. A luglio, infatti, gli animali erano 117 e avevano già seguito un programma di sterilizzazione effettuato negli anni passati da Enpa nazionale e dalla Asp locale. Poi, con la chiusura del centro, senza la presenza umana nel centro molti animali si sono allontanati o sono morti investiti sulle strade. Altri cani, invece, sono stati dati nel frattempo in adozione.
“Questa storia ricorda ancora una volta, non a noi che lo sappiamo bene ma alla politica che decide, che le grandi decisioni vanno prese anche considerando le esigenze degli animali, che non devono essere mai tralasciati o peggio abbandonati”, ha dichiarato la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi. “Per noi, questa di Mineo è una operazione molto faticosa e importante, ma non possiamo essere lasciati soli con una Amministrazione comunale volonterosa e attenta ma senza le necessarie risorse.”
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