Di tanto in tanto si sente parlare di circhi e soprattutto di quanto sia importante prestare attenzione all'uso degli animali nei loro spettacoli, solo che il più delle volte la questione viene affrontata quando arriva un circo in città. Dopo, quando il circo leva le tende, solitamente ci si dimentica del problema e con esso della sofferenza di quei poveri animali che, in un modo o nell'altro, vengono sfruttati. Per riportare l'attenzione sul tema, il Coordinamento Regionale della Puglia dell'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), l'associazione animalista maggiormente presente sul territorio pugliese, ha deciso di protocollare presso tutti i comuni della regione una comunicazione con la quale, in attesa di un concreto intervento del Governo su scala nazionale, si suggeriscono provvedimenti che hanno la finalità di porre un freno allo sfruttamento degli animali nei circhi.
I provvedimenti suggeriti si fondano prevalentemente su disposizioni già esistenti che attengo alle aree utilizzabili per l’attendamento dei circhi, alle autorizzazioni necessarie, alle modalità per richiederle e ai requisiti per ottenerle, al trasporto degli animali, alle condizioni igienico-sanitarie delle strutture, alle modalità di detenzione degli animali, ivi comprese le caratteristiche degli ambienti in cui sono tenuti gli animali, alla loro alimentazione, alle esibizioni, alla sicurezza degli spettatori e degli animali ecc.
Il Coordinamento Regionale Enpa Puglia, quindi, anche alla luce di quanto stanno facendo gli altri stati sul tema, nonché dei provvedimenti di alcuni sindaci che hanno già mostrato la volontà di trasformare i propri comuni in territori pet-friendly, ha ritenuto che i tempi fossero più che maturi per sollecitare interventi diffusi e condivisi nella stessa direzione della comunità internazionale che, già da tempo sta recependo la domanda della popolazione di maggiori tutele per gli animali.
