Enpa ha lanciato la seconda raccolta fondi per 80 cani prigionieri in Bosnia che rischiano di essere soppressi

L’ associazione Spas – Prijedor Emergency è riuscita dopo anni, e grazie ad un cambiamento della giunta comunale, ad entrare nel canile municipale di Kurevo. Cosa ha trovato? Degli 80 cani detenuti più di 35 erano in condizioni sanitarie gravissime, lo stato igienico precario e la struttura pericolante. In più, le scorte di cibo fortemente al di sotto del minimo necessario. Prijedor Emergency insieme all’Ente Nazionale Protezione Animali si sta adoperando per salvare i cani accalappiati dagli operatori di Kurevo se in condizioni precarie di salute, madri con lattanti, cuccioli sotto l'anno di vita, mentre assisteranno gli altri e pubblicheremo appelli per la loro adozione.
 
Per aiutarli è necessario costruire una struttura di prima accoglienza sicura dal punto di vista sanitario, altrimenti molti nuovi accalappiati rischiano di essere soppressi, pratica consentita in Bosnia. L’Ente Nazionale Protezione Animali, dopo il successo della prima raccolta fondi, ha quindi lanciato una seconda raccolta sulla sua pagina Facebook destinata a poter saldare una prima parte dei lavori e ha raccolto oltre 4 mila euro.

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