Si chiude oggi, giovedì 30 gennaio, la stagione di caccia 2019-2020; ma in Liguria, per mano della giunta di centrodestra del presidente Toti e dell’assessore Mai, concordi però tutti gli altri partiti ad eccezione del Movimento 5 Stelle e dei Verdi, continua fino al 10 febbraio a colombacci, cornacchie grigie e nere, gazze e ghiandaie fino al 14 marzo ai cuccioli di daino e capriolo ed alle loro madri, sorelle, zie e nonne. La Protezione Animali savonese denuncia che l’attività venatoria danneggerà la stagione riproduttiva degli animali, già in corso da diversi giorni e che si intensificherà a febbraio e marzo; coppie di selvatici che stanno scaldando uova e tra poco i piccoli, abbandoneranno il nido impauriti dalle fucilate e, con questo freddo, ne verrà quasi certamente causata la morte.
Milioni di animali selvatici, molti sempre più rari, uccisi per un anacronistico divertimento di pochi; campagne 'militarizzate' da piccoli eserciti di persone che, anziché rispettare la natura, girano armati; regioni che calpestano sentenze di Tar, Corte Costituzionale, Consiglio di Stato e gli autorevoli pareri scientifici al fine di mantenere una manciata di consensi, e vittime umane". Questo il quadro della caccia in Italia, che devasta ambienti, inquina habitat e mette in pericolo la vita di escursionisti, cittadini, e anche dei bambini. Enpa sottolinea che ormai è una questione di sicurezza e chiede l’intervento del Ministro dell’Interno e che vengano innalzati i massimali delle polizze assicurative; tra tutte le forme venatorie, l’associazione sottolinea la pericolosità e l’alto impatto ambientale della caccia al cinghiale, causa dei principiali incidenti che coinvolgono anche le persone e che quest’anno ha causato diverse vittime, ed anche per questo ritiene necessario l’innalzamento dei massimali delle polizze assicurative, che tra l’altro alimentano una parte del fondo destinato alle vittime della caccia.