“Vi ricordate dei nostri piccoli amici anfibi del Parco di Monza? Vi avevamo lasciati con la notizia dell’increscioso tentativo di sabotaggio della pozza sita vicino alla Villa Mirabello del 18 maggio, quindi è doveroso un aggiornamento”. Così l’Enpa di Monza in una nota.
Dopo quel brutto episodio, risolto grazie al tempestivo intervento del Consorzio Villa Reale, i girini di rospo smeraldino hanno potuto continuare indisturbati il loro sviluppo, così come i loro “fratelli” nella prima pozza scoperta, nei pressi del Mulino San Giorgio. Ma l’emergenza non era finita: a causa della mancanza di pioggia degli ultimi giorni e del terreno molto drenante, i piccoli sotto al Mirabello erano di nuovo a rischio in quanto la pozza andava asciugandosi inesorabilmente.
Dietro il consiglio di un erpetologo, i volontari del Comitato per il Parco, insieme alle volontarie dell’Enpa di Monza e ad alcuni cittadini che hanno preso a cuore la situazione, lunedì 31 maggio si sono armati di secchi, colini e retini e con gran delicatezza e pazienza hanno trasferito tutti i girini dalla pozza che andava prosciugandosi alla prima pozza scoperta.
Fin qui tutto bene. Purtroppo il meteo non prometteva pioggia, e così mercoledì 2 giugno è stata organizzata una nuova operazione, questa volta per aumentare il livello dell’acqua nella pozza e permettere così ai girini di completare in tranquillità il loro sviluppo. Con taniche e furgone messi a disposizione da ENPA, i volontari hanno prelevato e trasportato dalla roggia che dal Lambro transita dalla Cascina Colosio, alla pozza popolata dai nostri piccoli rospi, circa 600 litri d'acqua. Operazione da ripetersi se il livello d’acqua dovesse abbassarsi nuovamente.