Una vicenda drammatica che evidenzia il fragile equilibrio tra fauna selvatica e animali domestici si è consumata pochi giorni fa ai laghetti di Nervi, Genova. Una giovane lupa di circa sei mesi è stata ritrovata in condizioni disperate nei pressi di un recinto contenente un paio di asini. Paralizzata e ormai esanime, l’animale è stato soccorso e portato al Centro di Recupero Animali Selvatici dell’Enpa di Genova.
Un quadro clinico senza speranza
Giunta al centro, le indagini cliniche hanno subito rivelato la gravità della situazione. Le lastre hanno diagnosticato una frattura alla seconda vertebra cervicale, una lesione devastante che aveva causato una paralisi totale dal collo in giù. La lupa, immobile, poteva solo muovere gli occhi, pieni di paura e consapevolezza della propria vulnerabilità.
Secondo i veterinari, una lesione di questo tipo è irreversibile e incompatibile con qualsiasi possibilità di recupero. “L’animale era ormai al limite e non c’era possibilità di guarigione”, spiegano dal CRAS. Dopo un’attenta valutazione, il team ha preso la dolorosa decisione di praticare l’eutanasia per evitare ulteriori sofferenze.
Un esemplare promettente, ma inesperto
Fenotipicamente perfetta e di costituzione robusta, la giovane lupa rappresentava un esempio notevole della biodiversità locale. La dinamica dell’incidente appare legata alla sua inesperienza: probabilmente, l’animale si è avvicinato al recinto degli asini per curiosità o nel tentativo di predazione da parte del branco. La reazione degli asini, tuttavia, è stata immediata e decisa. Con un comportamento che sottolinea la capacità difensiva di alcune specie da fattoria, gli animali sono riusciti a salvare se stessi, ma hanno inflitto un colpo mortale alla lupa.
Un monito per chi possiede animali domestici
L’Enpa di Genova coglie l’occasione per lanciare un messaggio ai proprietari di animali domestici, ricordando che non sempre le storie di incontri con i selvatici si concludono con esiti favorevoli. “I vostri animali potrebbero non essere altrettanto fortunati”, avvertono. La sicurezza dei recinti e delle strutture protettive è fondamentale per prevenire simili episodi e garantire la tutela sia degli animali domestici che di quelli selvatici.
