Enpa a Meloni: mancata impugnazione legge ammazza-carnivori ci espone a sanzioni ue

La mancata impugnazione da parte del Governo delle leggi “ammazza-orsi” e “ammazza-lupi” non ha nulla a che vedere con il “rispetto del territorio” né con la “tutela dell’autonomia” di Trento e Bolzano. Il “niet” dell’esecutivo è, piuttosto, un regalo alle frange più estremiste del mondo venatorio e zootecnico in vista delle elezioni che si terranno domenica prossima nelle due Province Autonome. Ciò sta ad indicare che tanto il Consiglio dei Ministri nella sua collegialità quanto la Premier Giorgia Meloni avallano nei fatti la politica persecutoria contro orsi e lupi promossa in questi mesi da Maurizio Fugatti e da Arno Kompatscher nei rispettivi territori. Una politica persecutoria, ma anche assolutamente antiscientifica che – è bene ricordarlo – riguarda tutta la fauna e ha toccato livelli di assoluto parossismo mai raggiunti negli ultimi 50 anni, creando un clima propizio al bracconaggio. Basti pensare che in Trentino da gennaio ad oggi sono morti, in circostanza non ancora chiarite, almeno 7 esemplari di orso, pari a circa il 10% della popolazione totale stimata dal “Rapporto grandi carnivori 2022”.

Tuttavia, il regalo elettorale del Governo Meloni agli estremisti di Trento e Bolzano ha conseguenze estremamente negative non soltanto per i grandi carnivori, ma per tutti gli italiani, poiché le leggi approvate dalla due Province Autonome si pongono in evidente ed incontestabile rotta di collisione con le norme europee della Direttiva “Habitat”. L’Italia, che nei mesi scorsi è già finita sotto la lente di Bruxelles per l’utilizzo delle cartucce al piombo nelle zone umide, potrebbe tornare sul banco degli imputati proprio per le due leggi “ammazza orsi e lupi” e per la mancata impugnazione da parte dell’esecutivo. “In caso di condanna, le salatissime multe inflitte dall’Europa in un periodo non certo felice per le finanze pubbliche e per i redditi degli italiani, saranno pagate da tutti i contribuenti”, spiega Enpa, che aggiunge: “Da Giorgia Meloni, nella sua veste istituzionale di presidente del Consiglio dei ministri, ci saremmo aspettati almeno una parola sulla convivenza tra uomini e fauna selvatica. Invece, l’esecutivo sembra avere una sola priorità: mercificare i selvatici e armare i fucili dei cacciatori in spregio a milioni di italiani che con gli animali vogliono convivere serenamente e pacificamente”.

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