Eboli, denunciati due cinghialai. Operazione congiunta della Polizia locale e delle Guardie Zoofile Enpa

Dovranno rispondere di maltrattamento di animali, di porto abusivo di armi e di omessa custodia di armi, di tentato furto aggravato, di bracconaggio, di uso di munizioni vietate. È lungo l’elenco dei reati di cui dovranno rispondere due uomini (un agricoltore ottantenne e un cittadino polacco di cinquantotto) sorpresi nelle campagne di Eboli nel corso di una operazione della Polizia Locale e delle Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali. 
L’operazione è partita quando, in località Costa San Giovanni a Eboli, gli uomini della Polizia municipale hanno scoperto il cittadino polacco di 58 anni mentre prelevava un cinghiale catturato con un cappio di acciaio. Alla vista degli agenti, l’uomo aveva tentato di nascondersi tra gli arbusti, ma è stato scoperto e trovato in possesso di un fucile calibro 12 carico con due cartucce. Nella tasca dei pantaloni, inoltre, l’uomo aveva un coltello da cucina con lama di circa 13 centimetri. Il cinghiale era morto e per capire i motivi della morte dell’animali e per essere supportati, gli agenti hanno richiesto l’intervento delle Guardie Zoofile Enpa. 
Giunte sul posto, le Guardie Enpa hanno trovato un secondo cinghiale, catturato con lo stesso metodo, a una decina di metri di distanza dal primo. Solo che questo secondo cinghiale era finito nel laccio, ma era stato successivamente ucciso con un colpo di fucile alla testa. Nei dintorni, l’uomo aveva metto altri cinque lacci. 
Nel corso dei rilievi, sul posto è giunto il proprietario del terreno agricolo; l’uomo ha affermato di essere il proprietario del fucile (regolarmente dichiarato) in possesso del polacco riferendo tuttavia che l’arma era stata prelevata a sua insaputa. 

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