E’ morto l’airone soccorso sul greto del fiume Lambro (Monza)

Finisce nel modo più triste possibile la vicenda dell'airone cenerino di Carate Brianza (Monza) soccorso il 15 aprile da una coppia che l'aveva notato su uno scoglio sul greto del fiume Lambro. L'animale era stato portato all'Enpa di Monza e poi ricoverato immediatamente al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Vanzago (MI).

In un primo momento era stata diagnosticata la frattura di un femore, la visita veterinaria fatta il giorno seguente, però, aveva rivelato una situazione ben più complessa e grave: una lussazione della zampa, completamente staccata dall'anca, l'altra zampa gravemente ferita e diverse lesioni sulla pelle.

Il veterinario del CRAS lo ha operato nel tentativo di ricostruire il femore con la speranza di permettergli di guarire completamente e tornare nel suo habitat sul fiume, ma le sue condizioni generali erano ormai compromesse e l'intervento non ha avuto l'esito sperato. A quel punto l'eutanasia è stata inevitabile per evitargli ulteriori sofferenze.

Resta un mistero la causa delle ferite e il veterinario stesso, specializzato in animali selvatici, non è stato in grado di dare una risposta certa. La lesione alle dita provocata da un amo da pesca, estratto in canile, sembra essere un caso e non c'entrare con le altre. L'ipotesi più credibile avanzata dal veterinario è quella di un'aggressione da parte di un cane, anche perché in quella parte del Lambro l'acqua in questo periodo è molto bassa e permette ai cani di addentrarsi nel fiume fino a qualche metro dalla riva.

Ecco perché, dopo i numerosi episodi ai danni della fauna selvatica all'interno dei giardini della Villa Reale di Monza il dito è puntato, ancora una volta, in direzione dei proprietari irresponsabili che permettono ai loro cani di scorrazzare senza guinzaglio nelle aree in cui vivono animali selvatici (mammiferi e uccelli acquatici), senza preoccuparsi delle conseguenze che spesso, come è successo in questi casi, per i poveri selvatici sono letali.
 

Facebook
Twitter
LinkedIn