Diversi gli italiani all’estero che devono rientrare, ma hanno il problema degli compagnie aeree che non accettano cani e gatti. Il caso: Tessy e Baldo devono tornare a casa!

Gli italiani bloccati da due mesi all'estero possono finalmente rientrare, ma molti di loro hanno l’ostacolo delle compagnie aeree che non accettano a bordo gli animali da compagnia dei nostri connazionali.Sono due, per il momento, i casi che l’Ente Nazionale Protezione Animali sta seguendo: uno riguarda un italiano che deve rientrare dal Sudafrica, l’altro dal Messico. In entrambi i casi, i problemi sono gli stessi. Si tratta di italiani all'estero con i propri animali che hanno visto, settimane fa, il proprio volo di rientro cancellato per lo stop dei voli, poi hanno trovato altri collegamenti aerei, ma nessuno inspiegabilmente accetta animali a bordo.

È il caso, ad esempio dei cani Tessy e Baldo: sono fermi con Paolo, il loro detentore italiano, a Pretoria. Da settimane Paolo sta tendando di rientrare in Italia, e oggi che è cominciata la Fase 2 non può comunque rientrare perché nessuna compagnia aerea accetta a bordo Tessy e Baldo.

Enpa si è già rivolta al Ministero degli Esteri italiano, che ha subito attivato la rete diplomatica italiana, ma il problema è rappresentato dai vettori e serve un intervento deciso del nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

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