Decine di pesci morti che galleggiavano davanti alla spiaggia della Margonara. A denunciarlo è l’Enpa di Savona che non esclude l’ipotesi che siano stati gettati da pescatori sportivi per l’avvicinarsi di una motovedetta della Capitaneria e il timore di essere multati per aver pescato un quantitativo di pesce superiore al consentito.
“Le pesca sportiva – afferma l’Enpa di Savona- è permessa quasi ovunque nelle acque del cosiddetto Santuario dei cetacei, con le stesse limitazioni, si fa per dire, del mare libero. Il quantitativo giornaliero permesso, cinque chili, è eccessivo e favorisce soltanto la vendita in nero a ristoranti compiacenti. Addirittura i pescasportivi possono usare anche attrezzi professionali non selettivi come i parangali e le nasse. Per fortuna, in questa tragica situazione del Mediterraneo, con i tre quarti delle specie marine in preoccupante diminuzione ed un quarto in via di estinzione, a difenderlo davvero ci sono solo gli uomini della Guardia Costiera e degli organi di polizia che hanno mezzi e personale addetti alla vigilanza in mare”.