Dall’uccisione dell’orsa F36 alle minacce a Martalar: “Grave silenzio e nessuna condanna dalla politica”

Sull’atto di bracconaggio commesso contro l’orsa F36 e sulle minacce allo scultore Martalar vi è un silenzio assordante della politica e delle istituzioni competenti. “Nessuna parola di condanna da parte delle istituzioni e della politica: dall’Assessore Failoni, al Presidente Fugatti, alla vice-presidente Gerosa, fino ai partiti di opposizione, nessuno ha condannato quanto appreso nei giorni scorsi in merito all’uccisione dell’orsa F36: una vera e propria esecuzione, un atto vigliacco di bracconaggio, reato penale che deve essere assolutamente punito e sul quale esistono anche degli indagati.” Queste le parole delle Associazioni ambientaliste Associazione per il WWF Trentino, ENPA del Trentino, LAV Trentino, LIPU Sezione Trento, Legambiente Trento e Io non ho paura del lupo in merito alla mancata condanna da parte del mondo istituzionale e politico verso questa vicenda.

Inoltre le Associazioni puntano il dito anche sul silenzio rispetto alle minacce ricevute da Martalar scultore per l’opera realizzata a Molveno, un orso costruito con la legna della tempesta Vaia, minacce che sono figlie dello stesso clima irrazionale di odio che ha prodotto la morte di F36.

“Le nostre Associazioni esprimono oggi tutta la nostra solidarietà all’autore per le minacce ricevute e al tempo stesso evidenziano come nessuno, né a livello politico, né da parte di Comitati locali, abbia espresso la sua solidarietà all’artista dinanzi a questi tristi episodi che dovrebbero essere condannati da tutti. Queste violenze sono figlie di un clima d’odio alimentato quotidianamente da coloro che non vogliono una riduzione del conflitto, ma anzi, continuano a gettare benzina sul fuoco con proposte assurde e insensate: una rumorosa ed abbietta minoranza, ancor più glorificata dalla mancanza di reazioni forti dal mondo della politica.”

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