Dal tombino al gattile: ENPA recupera tre gattini e la mamma

Tutto ha inizio con una comunicazione urgente alla sede Enpa dalla Polizia Locale di Monza: un cittadino segnala la presenza di una gatta e di suoi due, o forse tre, gattini in pessime condizioni – a suo dire – nei pressi del Park Residence di via Pergolesi, non lontano dall'ospedale San Gerardo.

La gatta, pare, era di proprietà di una famiglia che un giorno, inspiegabilmente, l'ha sfrattata di casa. Una vicina si occupa per lo meno di darle del cibo ma, poiché non è sterilizzata, passa poco prima che la micia rimane gravida e partorisce nel giardino del residence.

Subito Enpa si mobilita, ma il recupero della famigliola si rivela essere tutt'altro che facile e richiede l'intervento di una vera e propria task force.

Sergio Banfi, responsabile della sede operativa Enpa Monza, la mattina stessa riesce a recuperare uno dei gattini finito nel giardino della villa adiacente al Park Residence, mentre gli altri sono nascosti dalla mamma "al sicuro" dentro un tombino di scolo della strada. Il tombino è nel parcheggio esterno del palazzo, quindi in un luogo davvero rischioso per dei cuccioli così piccoli e inesperti. Sergio però non riesce a vedere se all'interno del tombino ci siano effettivamente altri gattini e porta al gattile di Monza quello già recuperato.

Nel pomeriggio Simone Minichiello, responsabile del nucleo anti maltrattamento dell'Enpa, fa un nuovo sopralluogo ma nemmeno lui è in grado di vedere se nel tombino ci siano i piccoli.

Arriva così la sera e Milena Rosellini, responsabile delle colonie feline per Enpa Monza, si reca sul posto insieme ad Anna Fossati, tutrice delle colonie del Parco di Monza e collaboratrice della nostra sezione nell'organizzazione dei banchi alimentari. Finalmente una svolta positiva: con una torcia, attraverso il foro di ingresso del tombino, Milena riesce a intravedere due testoline pelose. I piccoli felini si erano spinti piuttosto in dentro perché il buco conduce a una minuscola "camera" dove si sentono protetti. La volontaria si sdraia a terra tra le macchine e infila tutto il braccio fino alla spalla e allungando le mani finalmente può prendere prima uno e poi l'altro cucciolo, grazie anche al prezioso aiuto di Anna che, da sopra il marciapiede attraverso un foro della parte metallica del tombino, le dà le giuste indicazioni.

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