CUCCIOLI DISSEQUESTRATI A GORIZIA, ENPA ALLA MAX ORNITHOLOGY: TITOLARE COMPIA UN GESTO MERITORIO, RINUNCI ALLA RICHIESTA DI 800 EURO

«Mi appello al titolare della ditta Max Ornithology di Loira (Treviso) affinché rinunci ad ogni pretesa sui diciassette cagnolini che diversi mesi fa vennero dati in affidamento ad alcune famiglie e che in seguito ad un provvedimento di dissequestro, devono essere restituiti all'esercente.» Lo dichiara la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, che prosegue: «Sono certa che tale gesto sarebbe apprezzato e valorizzato non soltanto dalle famiglie affidatarie e dai cittadini trevigiani, ma dall'opinione pubblica italiana, profondamente scossa da una vicenda che ha avuto eco sui mezzi di comunicazione.»
 
I cani – trenta in tutto, tredici di loro non sopravvissero – furono sequestrati dalla Forestale lo scorso dicembre nel Goriziano mentre venivano trasportati a bordo di un furgone proveniente dalla Slovacchia. Indagato per il reato di importazione illegale, il titolare della ditta è stato prosciolto e può ora rientrare in possesso degli animali. Animali che, dopo aver conosciuto il calore di una famiglia, corrono il serio rischio di vedersi strappati alle loro case; per loro questa sarebbe una ferita non più rimarginabile.
 
«Così come non sarebbe rimarginabile per le famiglie – prosegue Rocchi -. Queste persone hanno accolto nelle loro abitazioni i cuccioli indifesi, li hanno accuditi con amore, non hanno mai fatto mancare loro le numerose cure veterinarie di cui hanno avuto bisogno. E per farlo non hanno badato a spese, perché la vita di un essere vivente non ha e non può avere un prezzo. Una dimostrazione d'amore, questa, che stride con la pretesa dell'esercente trevigiano di vendere gli animali (800 euro) agli stessi affidatari. Al titolare della Max Ornithology chiedo pertanto di dare prova di altrettanta sensibilità e di rinunciare a trarre profitto dai cagnolini.»
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