Cuccioli di Daniza. Enpa: buona la notizia che sono vivi. Ora lasciateli in pace; anche il Ministro dell’Ambiente ne garantisca l’incolumità e il benessere

«E' davvero una bella notizia quella che riguarda i due cuccioli di Daniza, che, secondo quanto riferito dall'Ispra, sono vivi e in buono stato di salute. La loro sorte, dopo la barbara e ingiustificabile uccisione della madre, ha angosciato milioni di italiani ed è divenuta una vicenda simbolo della responsabilità che pesa su tutti noi nei confronti degli altri essere viventi», lo dichiara la consigliera nazionale dell'Enpa, Annamaria Procacci.«I due cuccioli – prosegue Procacci –hanno già troppo sofferto per il distacco precoce e traumatico dalla madre; ora tutti debbono garantire il loro futuro. Chiediamo pertanto a Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente, di seguire con straordinaria attenzione la loro vita, come quella delle altre recenti cucciolate. E' necessario, anche attraverso una capillare campagna di informazione che nessuno attenti alla loro esistenza con comportamenti irresponsabili o, peggio ancora, criminali. Tragedie "annunciate" come quelle di Daniza non devono più accadere; la giornata mondiale della biodiversità, che cade oggi, segni un nuovo inizio per il nostro Paese, soprattutto per la tutela e il diritto alla vita degli animali-simbolo della fauna più rara, l'orso e il lupo».

Tuttavia la soddisfazione per i due cuccioli non ci deve far dimenticare che per Enpa il caso-Daniza non è affatto chiuso. «E' inaccettabile che chi ha avuto una responsabilità, a qualunque a livello anche politico e istituzionale, per la morte di "mamma orsa"– aggiunge Andrea Brutti dell'Ufficio Fauna Selvatica di Enpa – continui ancora, senza alcuna conseguenza, ad esercitare il proprio ruolo. Ma è anche ora che si ponga fine alle campagne d'odio, condotte anche da rappresentanti istituzionali e politici, quelle che hanno tanta parte nella morte violenta degli animali che avvengono anche in luoghi tutelati come parchi nazionali e aree protette, e nel creare disinformazione, inutile allarmismo e ostilità nei loro confronti».

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