Cuccioli caduti in una cava. L’Enpa di Trani promuove una raccolta fondi per aiutare i due cani e i loro fratelli

«Stesso punto e stessa randagia di sempre che ogni sei mesi ci "regala" cuccioli e che puntualmente scappa a zampe levate in mezzo ai campi e che non si riesce ad accalappiare per sterilizzare. Questa volta però le cose sono andate diversamente sono un po' diverse», inizia così il racconto di un rocambolesco salvataggio di cui sono stati protagonisti i volontari della Sezione Enpa di Trani.

«Ci era stata infatti segnalata la presenza di quattro cuccioli nascosti in un rifugio di fortuna solitamente utilizzato dalla cagnetta, ma – prosegue il racconto – giunti sul posto abbiamo trovato solo due di loro, nascosti sotto materassi e tavole di legno. Impossibile pensare di abbandonarli a loro stessi e così è scattata la ricerca dei due “fuggitivi”. Abbiamo a lungo cercato nei campi, finché il guaito di un cagnolino non ha attirato la nostra attenzione. Proveniva da una cava dismessa. Il cucciolo era caduto lì, insieme al fratello, mentre con tutta probabilità stava inseguendo la madre».

La situazione è apparso subito molto difficile, poiché l'unico modo che avevano i volontari per recuperare in fretta i due cagnetti era quello di calarsi all'interno della cava. Già, ma come, visto che i due, comunque decisi a non lasciare i cani da soli, erano sprovvisti di corde, ramponi e scale?

«Con un po' d'azzardo – raccontano ancora i volontari – abbiamo recuperato dalla nostra macchina tutto quello che ci sarebbe potuto servire per il soccorso e poi, con una buona dose di incoscienza, lo ammettiamo, ci siamo calati piano piano all'interno della cava».

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