Corte costituzionale su orsi e lupi. Enpa: non è licenza di uccidere. La Corte ha ribadito il dovere costituzionale di applicare i metodi ecologici di prevenzione

«In attesa di leggerne le motivaizoni, prendiamo atto del pronunciamento della Corte Costituzionale sulle leggi “ammazza-orsi” e “ammazza-lupi” delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Se qualcuno pensa che la sentenza sia una licenza di uccidere, si sbaglia di grosso. La Corte Costituzionale ha infatti ribadito l’esistenza di procedure di legge e la necessità di seguire tali procedure. In particolare, la Suprema Corte ha ribadito il dovere costituzionale di applicare in via obbligatoria e preventiva i metodi ecologici (con il riferimento “quando non esiste altra soluzione valida”)». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, commentando il comunicato stampa con cui la Corte Costituzionale dà notizia della sentenza sulle leggi di Trento e Bolzano. «A questo punto – prosegue Enpa – ci aspettiamo che Regioni e Province, non solo quelle di Trento e Bolzano, rientrino finalmente in una cornice di legalità e invece di lanciare campagne d’odio e di sterminio contro lupi, orsi, ma anche contro altri animali selvatici, facciano davvero prevenzione come sottolineato dalla Corte».

«Per noi – conclude Enpa – non cambia nulla. Continueremo a denunciare in ogni sede, anche nelle aule di giustizia, le situazioni di illegalità. A partire dalla vicenda dell’orso M49 che presenta tanti punti oscuri per quanto concerne non solo la cattura ma la stessa fuga. A chi fosse tentato di farsi prendere la mano, ricordiamo che la stragrande maggioranza degli italiani non vuole veder fucilati né i lupi né gli orsi, né altri animali. E che proprio questo è stato un duro banco di prova per il precedente Governo. La questione, insomma, è anche politica».

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