«Ciò che le nuove giunte Podemos stanno facendo per la tutela degli animali in alcuni importanti città spagnole potrebbe segnare l'inizio di un “effetto-domino”, di una vera e propria rivoluzione, culturale non solo politica, che ci fa sperare nel definitivo tramonto della corrida».Così la presidente nazionale di Enpa esprime il plauso dell'associazione per il taglio dei finanziamenti pubblici alla tauromachia, che, è notizia di questi giorni, ha colpito anche la Scuola Taurina di Madrid.
«A Podemos – prosegue Rocchi – ci sono voluti meno di cinque mesi per inaugurare quel nuovo corso politico promesso in campagna elettorale, che, auspico possa “contagiare” il prima possibile anche le istituzioni comunitarie. Le quali, se da un lato con il trattato di Lisbona hanno riconosciuto agli animali lo status di esseri senzienti, dall'altro non sono altrettanto nel tradurre questa petizione di principio in azioni politiche concrete».
Come dimostra, a titolo di esempio, l'inqualificabile escamotage di “contabilità democratica” grazie al quale lo scorso ottobre il Parlamento Europeo ha confermato i finanziamenti pubblici – denari sborsati da tutti i cittadini europei, anche da chi la tauromachia la detesta – per gli allevatori di tori da corrida. In quella circostanza il mancato raggiungimento della maggioranza assoluta vanificò la vittoria degli eurodeputati “abolizionisti”, i quali erano comunque riusciti a prevalere nella votazione, determinando così il mantenimento dello status quo. «Il premier spagnolo Rajoy, recentemente intervenuto a difesa dei toreri, e tutti coloro i quali continuano ad difendere gli interessi di lobby sempre più isolate – conclude Rocchi – si rassegnino: fortunatamente il vento sta cambiando. Se non ne prendono atto i cittadini sapranno bene verso chi indirizzare il proprio consenso».