Como. 128 cani detenuti in pessime condizioni: 5mila euro di ammenda e risarcimento alla parte civile per un 55enne di Valmorea. Confiscati gli animali

Un 55enne di Valmorea (Como) è stato oggi condannato dal Tribunale di Como a un'ammenda di 5mila euro, al pagamento delle spese legali e al risarcimento della parte civile nel procedimento giudiziario a suo carico per le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui ben 128 cani erano detenuti nell'allevamento San Clemente di Valmorea. Lo rende noto l'Ente Nazionale Protezione Animali che nel procedimento giudiziario è stato parte civile e che è stato rappresentato dall'avvocato Claudia Ricci.

A portare alla luce questa terribile situazione di sofferenza animale sono stati, lo scorso aprile, Carabinieri, Guardie Zoofile Enpa e personale della Asl che, intervenuti sul posto, hanno trovato una situazione di estremo degrado. Infatti dei 128 cani segugio, la gran parte dei quali non era mocrochippato, 117 erano detenuti di 38 box di appena 6 metri quadrati (con una media di tre animali a box); molti di loro erano denutriti e infestati da parassiti. Come accertato durante il blitz, la struttura non disponeva adeguati strumenti per la raccolta delle deiezioni animali, presenti in abbondante quantità negli spazi destinati ai cani. Ciò che invece mancava loro erano cibo e acqua. Il “pet food” dei segugi era infatti composto da pochi tozzi di pane secco, abbondati all'interno dei box e rosicchiati in parte dai topi. Sul posto, sono stati inoltre trovati i corpi senza vita di due animali.

Il giudice ha anche disposto la confisca dei cani, molti dei quali sono risultati essere di proprietà del condannato, un collaboratore della struttura che avrebbe dovuto accudirli garantendo loro quelle condizioni di vita dignitose, di cui volontari Enpa, Carabinieri e Asl non hanno trovato alcuna traccia nell'allevamento. «In attesa di conoscere, con le motivazioni della sentenza, ulteriori dettagli sulla condanna inflitta al 55enne – dichiara la Protezione Animali – esprimiamo soddisfazione per l'esito di un procedimento che ha permesso di fare giustizia su una gravissima situazione di sofferenza patita dai cani».

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