“La carne fa male al pianeta: dagli allevamenti il 20% dei gas serra”. Con questo claim l'Ente Nazionale Protezione Animali ha aderito alla “Marcia Globale per il Clima” in programma domenica 29 novembre a Roma, con partenza alle 14 da Piazza Farnese.
«Purtroppo la questione del consumo di carne e delle conseguenze che esso comporta dal punto di vista del rilascio in atmosfera di gas serra, della deforestazione, della perdita di biodiversità, della sofferenza animale non è ancora entrata nell'agenda dei Governi», spiega la consigliera nazionale di Enpa Annamaria Procacci. «Se la Cop 21 non affronterà questo tema – aggiunge Procacci – e non adotterà opportune contromisure, le decisioni che verranno prese in tale sede rischiano di perdere gran parte della propria efficacia nel contrasto ai cambiamenti climatici».
L'industria della carne, infatti, detiene una quota importante nella produzione non solo di emissioni climalteranti ma di sostanze inquinanti che stanno avvelenando la Terra. «Continuare a far finta di nulla – conclude la consigliera nazionale della Protezione Animali – equivale a compiere una scelta suicida che pregiudicherà il futuro del pianeta e di tutti i suoi abitanti, umani e non».