L'Ente Nazionale Protezione Animali chiede sia fatta la massima e tempestiva chiarezza sulle cause della morte dell'uomo trovato stamani privo di vita nelle campagne del Frusinate. Alcuni organi di informazione avanzano infatti l'ipotesi che il decesso, per il quale l'associazione esprime il proprio cordoglio, sia stato causato dalla reazione di un cinghiale, altre invece attribuiscono la morte a tre pallettoni calibro 12, comunemente usati per la caccia al cinghiale. Se questa versione fosse confermata ci troveremmo in presenza di un gravissimo atto di bracconaggio poiché il calendario venatorio del Lazio 2015-2016 prevede la caccia al cinghiale dal 1° novembre 2015 al 1° gennaio 2016, salvo facoltà delle Province di anticiparne l'esercizio a partire dal 1° ottobre.
«Ancora una volta occorre approfondire circostanze e cause, per non alimentare pretese emergenze – commenta l'Enpa –; d'altro canto, la nostra associazione è da sempre impegnata in tal senso. Su questa materia, abbiamo già presentato alle Regioni le nostre proposte chiare e razionali per affrontare in maniera realmente efficace i problemi laddove si presentino. Gli animali di per sé non hanno colpe.»