A Catania seicento cani rischiano di rimanere senza cibo, senza cure veterinarie e senza alcun tipo assistenza. Lo denuncia la Protezione Animali catanese all'indomani del sequestro del canile “Nova Entra” convenzionato non solo con il Comune di Catania ma anche con quelli di altre città dell'area etnea. «Eravamo già a conoscenza dei problemi di sovraffollamento della struttura – dichiara l'Enpa –; prima che il sequestro avesse luogo avevamo offerto la disponibilità dell'associazione, anche a livello nazionale, per trovare una diversa sistemazione ad alcuni degli ospiti, alleggerendo così la pressione sul canile. Era stato lo stesso gestore della struttura a chiedercelo, perché in tal modo avrebbe avuto la possibilità di eseguire i lavori di ristrutturazione, sempre rimandati sia per il sovraffollamento sia per non privare la città di un servizio fondamentale.»
Proprio a fronte di tale disponibilità, la Protezione Animali giudica ancora più incomprensibile il fatto che il Comune non abbia ritenuto opportuno consultarsi con le associazioni animaliste concordando una strategia comune per prevenire la prevedibile crisi legata alla gestione degli animali del “Nova Entra”. Alcuni dei quali – sottolinea l'Enpa – hanno bisogno di urgenti assistenza e terapie veterinarie; cure che al momento risultano inspiegabilmente sospese. Tanto più che i dipendenti del Comune sono sembrano avere la formazione e le competenze necessarie per farsi carico della difficile situazione.
«E con il sequestro della struttura – aggiungono i volontari Enpa di Catania – si pone anche il problema del recupero dei randagi. Chi se ne occuperà? Ma, soprattutto, dove saranno ricoverati gli animali trovati a vagare sul territorio etneo o quelli bisognosi di assistenza medica? Vorremmo evitare che il destino di queste creature fosse quello di essere lasciate sulla strada, abbandonate a loro stesse.»
Per questo la Protezione Animali lancia un appello al Sindaco Enzo Bianco. «Al primo cittadino – conclude l'Enpa – chiediamo di adottare tutte le opportune misure affinché questa fase critica venga superata senza mettere a rischio il benessere degli animali. Sollecitiamo inoltre il Sindaco a predisporre gli opportuni interventi affinché situazioni di questo tipo, che auspichiamo vengano risolte al più presto, non abbiano più a ripetersi negli anni a venire.»