Caso Csinska, la presidente Rocchi scrive all’ambasciatore dell’Ungheria in Italia

Continuano e si moltiplicano gli sforzi nel disperato tentativo di salvare la cavalla Csinska dall'uccisione. E' di queste ore una lettera urgente inviata dalla presidente di Enpa Carla Rocchi all'ambasciatore dello Stato ungherese in Italia con cui si chiede un atto di clemenza per l'animale. Il medesimo che è tornato a sollecitare l'IHP al Ministero dell'agricoltura e ad alti funzionari ungheresi (in allegato la lettera in inglese). E sulle autorità dell'Ungheria è intervenuta anche la Lega del Cane con una lettera della presidente, Piera Rosati (il documento è in allegato) in cui sollecita un soluzione positiva per la vicenda. Intanto ricordiamo che qui https://www.change.org/p/salviamo-csinszka-cavalla-ungherese-condannata-a-morte-bealorenzin può essere sottoscritta una petizione in favore della cavalla Csinska.

Ma ecco cosa ha scritto Rocchi al rappresentante di Budapest a Roma.

La nostra associazione segue con grande attenzione e partecipazione la vicenda della cavalla Csinska, la quale, secondo quanto è stato riportato da numerosi mezzi di informazione, e nel nostro Paese anche da La Repubblica una delle maggiori testate giornalistiche nazionali, è minacciata di soppressione dalla Autorità Sanitaria Ungherese, perché, pur godendo di ottima salute, è portatrice sana di AIE, Anemia Infettiva Equina.

Csinska si è lasciata alle spalle una vita di maltrattamenti, grazie all'adozione da parte di due coniugi ungheresi, che la amano teneramente e che sono disposti a tutto per salvarla. È in corso una grande mobilitazione per Csinska. Numerosi sono stati gli interventi pubblici, è stata lanciata una petizione sul web, e migliaia e migliaia di cittadini si stanno adoperando per un positivo esito di questa vicenda.

Anche autorevoli Parlamentari sono intervenuti sull'Autorità Sanitaria del nostro Paese, che a sua volta ha compiuto passi importanti presso l'omologa Autorità dell'Ungheria. Eccellenza, questo cavallo è divenuto ormai un simbolo per una convivenza pacifica con la grande famiglia umana e fortissime sono le aspettative di tutti. Vorremo avere la possibilità di incontrarLa per illustrarLe tutti i termini della vicenda e le possibili soluzioni.

Mi permetto di aggiungere che i tempi previsti dall'Autorità Sanitaria del Suo Paese sono assai brevi e questo è causa per noi di forte preoccupazione.

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