Le senatrici Silvana Amati, Monica Cirinnà e Manuela Granaiola hanno presentato una interrogazione parlamentare al titolare del dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in merito all'esposizione internazionale canina, organizzata dall'Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiano) a Milano per il 10 e 11 gennaio. Infatti, secondo quanto ipotizzato dalle senatrici, sembrerebbe che alla manifestazione – alla quale è prevista la partecipazione di oltre 15 mila quattro zampe – siano stati ammessi anche cani mutilati (dal taglio di orecchie e/o coda).
Amati, Cirinnà e Granaiola chiedono pertanto al Ministero delle Politiche Agricole, per conto del quale l’Ente Nazionale Cinofilia (ENCI) gestisce i libri genealogici (pedigree) e organizza tutte le manifestazioni cinofile ufficiali sul territorio, come intenda intervenire al riguardo, considerando che tali mutilazioni, “spesso camuffate da fasulle operazioni veterinarie per il benessere dell’animale”, sono espressamente dalla nostra normativa con l'articolo 544 ter del codice penale che punisce con la reclusione da tre a diciotto mesi o con multa da 5.000 a 30.000 euro, “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche”.
Inoltre, le firmatarie dell'interrogazione sottolineano l'opportunità di seguire l'esempio di altri Pesi europei e di vietare anche in Italia la partecipazione di animali mutilati alle manifestazioni che li vedono come protagonisti.