Cane ucciso nel lago di Bellosguardo (Firenze), messo alle strette dalle Guardie Zoofile Enpa, un uomo confessa. Enpa si costituirà parte civile

Il responsabile dell’orribile uccisione di un cane, lasciato annegare nel lago di Bellosguardo ora ha un nome ed un cognome. L’uomo, incastrato dalle prove raccolte grazie alle indagini svolte dalle Guardie Zoofile dell’Enpa di Firenze, ha ammesso la proprie responsabilità e ora dovrà rispondere per aver cagionato la morte del cane. L’Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile.

l tragici fatti risalgono al 10 luglio scorso, quando un cittadino, facendo una passeggiata sulle rive del lago di Bellosguardo, nei pressi della Villa Caruso nel comune di Lastra a Signa (Firenze), ha notato uno stano involucro di colore marrone galleggiare nell’acqua, nei pressi della riva. Accortosi che si trattava di un cane morto ha immediatamente chiamato il Nucleo Guardie Zoofile dell’Enpa di Firenze, per la verifica e il recupero dell’animale. Da lì sono partite le indagini che hanno permesso di risalire al presunto colpevole. L’Uomo, sentito come persona informata sui fatti dalla polizia giudiziaria in un primo momento ha rilasciato indicazioni forvianti. Una volta incastrato dalle prove non ha potuto fare altro che confessare quello che aveva fatto. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Firenze per i provvedimenti conseguenti. L’Enpa si costituirà parte civile.

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