Cane costretto a vivere in una gabbia per polli, Tribunale di Piacenza condanna proprietaria

Il Tribunale di Piacenza ha condannato una donna che aveva rinchiuso un cane in una stia per conigli tra sporco e pane ammuffito. I fatti accaduti in una frazione di Fiorenzuola D’Arda nel 2020 dove erano intervenute le Guardie zoofile di Enpa Piacenza, grazie a molteplici segnalazioni di cittadini, rinvenendo un cagnolino – Lucky- di piccola taglia detenuto all’interno di un pollaio legato a una cortissima catena un mezzo allo sporco e alle galline utilizzato per scacciare i topi , ed in una situazione ancora più grave e deleteria un altro cane – Benji – di piccola taglia rinchiuso in una stia per conigli, con pane ammuffito come cibo e acqua putrida per dissetarsi all’interno della stanza buia adibita a macellazione degli animali da corte. Le Guardie avevano provveduto al Sequestro Penale dei due cagnolini, nonché al controllo di altri animali, tre quali alcuni cuccioli senza microchip, non per nulla la signora nel tempo era stata più volte attenzionata e sanzionata proprio per quest’ultima abitudine. Lucky e Benji erano stati trasferiti nel canile di Fiorenzuola d’Arda, dopo le preziose cure date dai volontari dell’Associazione Amici del Cane erano stati in affidati –tramite Giudiziario – a delle famiglie amorevoli.
Dopo quattro anni il procedimento Giudiziario si è concluso, non è stata accolta la scusante della detenzione agreste per lo stato pietoso in cui veniva detenuto il cane Benji, la donna è stata Condannata, I due capi di imputazione da cui è stata assolta non ridimensionano la Condanna, ove oltre alla Confisca del cane che va ricordato, la signora deteneva rinchiuso in una stia per conigli, con pane ammuffito e acqua putrida come ristoro da mesi, è stata condannata a pagare per intero le spese giudiziarie.
“Sebbene l’ammenda non sia di gran valore -800 euro- sono le norme ancora troppo permissive in questa tipologia di reati ad “alleggerire” le pene comminate, ma fattivamente viene consolidato come il binomio cittadino/vigilanza sia la miglior difesa per questi animali che voce non hanno”.

Benji potrà continuare a vivere –viste le condizioni di ritrovamento sulla sua sorte vi erano forti dubbi- in seno ad una famiglia che gli ha ridato la speranza oltre alla dignità che merita un qualsiasi essere senziente.
Nel merito del secondo cane di nome Lucky per cui – salvo richiesta di impugnazione – è stato disposto il dissequestro, visto e considerato che vive “come membro effettivo” da tre anni in una famiglia, la quale è ben lungi dal tenerlo a catena dentro un lurido pollaio per scacciare i topi, visto che Lucky si è abituato a quell’affetto ed amore che ogni creatura dovrebbe avere in seno alla propria famiglia, la sezione Enpa di Piacenza cercherà una soluzione per far sì che il cane rimanga nel calore della propria famiglia. Di certo Lucky non sarà abbandonato ad un triste destino, ma sarà “salvato” esattamente come il piccolo Benji.

“Vogliamo ringraziare tutte quelle persone che nel tempo hanno sempre segnalato alle Guardie zoofile dell’Enpa situazioni che vedevano animali in difficoltà, Il binomio Guardie zoofile Enpa e cittadini deve continuare, per poter dare a noi la possibilità di aiutarli grazie a voi”. Per le segnalazioni su Piacenza e provincia inviate mail all’indirizzo ggzz.piacenza@enpa.org –

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