Fra i 12 e i 18 eurodeputati eletti hanno firmato gli impegni di Vote for Animals proposti dalla coalizione italiana composta da 11 organizzazioni per la protezione animale: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CIWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection e Save the Dogs and Other Animals. Questa coalizione è coordinata a livello europeo da Eurogroup for Animals. In attesa di dati complessivi dai 27 paesi dell’UE e delle opzioni che i candidati eletti in più circoscrizioni dovranno scegliere, le associazioni ritengono il bilancio positivo. I deputati aderenti alla campagna s’impegneranno a garantire protezione e benessere agli animali, una priorità del loro lavoro parlamentare. Le loro azioni includeranno il divieto dell’uso delle gabbie come richiesto dall’iniziativa dei cittadini europei (ICE) “End The Cage Age”, la promozione di una legislazione sul benessere animale, e la lotta al randagismo e all’abbandono di cani e gatti.
Al momento sono stati eletti Salvatore De Meo (per FI); Pasquale Tridico, Mario Furore, Gaetano Pedullà, Carolina Morace, Dario Tamburrano (per M5S); Cecilia Strada, Brando Benifei, Alessandro Zan, Annalisa Corrado e, sperabilmente, Andrea Zanoni (per PD); Mimmo Lucano e Ignazio Marino (per AVS). Ulteriori candidati potrebbero aggiungersi grazie alle opzioni di ripartizione geografica dei seggi.
Le associazioni hanno commentato con entusiasmo che altri eletti si uniranno alla causa già dall’inizio della nuova legislatura. Prevista per il 16 luglio, e che ulteriori supporti si aggregheranno su specifiche votazioni del Parlamento Europeo.
Nonostante un’affluenza al voto di solo il 49.6% degli aventi diritto, “Vote for Animals” ha fornito uno strumento concreto e utile a molte persone. In Italia, 125 candidati hanno firmato gli impegni della campagna, mentre in tutta Europa i firmatari sono stati più di 1000. Il sito italiano ha registrato oltre 1 milione di visualizzazioni in poco più di un mese, con decine di iniziative di dibattito e confronto sul territorio e più di un centinaio di associazioni coinvolti nei 27 paesi UE.
Questa forte unione tra associazioni ha fatto la differenza per molti candidati, portando a prese di posizione sempre più chiare da parte dei partiti italiani e dei rispettivi gruppi europei sulle questioni riguardanti gli animali.
“Nei prossimi 5 anni, il nuovo Parlamento e la nuova Commissione Europea si troveranno a decidere su questioni importantissime che coinvolgono le vite di centinaia di milioni di animali, il futuro dell’ambiente e la nostra salute. È quindi incoraggiante avere tra gli eletti tanti sostenitori del benessere animale e della sostenibilità ambientale e alimentare,” concludono le associazioni.