Firenze, 25 mar. – (AdnKronos) – Il Tar della Toscana, accogliendo il ricorso di Wwf, Lipu, Lav, Lac e Enpa, ha annullato definitivamente la delibera con cui la Regione Toscana aveva approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2018/19 da poco terminata e già parzialmente sospesa dal Consiglio di Stato. Lo rende noto un comunicato congiunto delle associazioni ambientaliste ed animaliste.
Il giudice amministrativo della Toscana, con la sentenza del 22 marzo scorso, "ha reso giustizia a Beccacce, Alzavole, Marzaiole, Germani, Merli, Colombacci, Tortore e tanti altri animali selvatici che frequentano i cieli della Toscana". Il Tar. si legge nella nota, "ha anche scritto parole chiarissime" sulla necessità di rispettare i pareri di Ispra che definisce ''oltre che logici e ragionevoli'' anche basati ''sui criteri scientifici ufficiali'' dell'Unione europea (i'' Key Concepts'').
Il Tar ha richiamato l'attenzione sulla necessità da parte dei pubblici amministratori di tutelare gli animali selvatici, in particolare gli uccelli migratori, durante i periodi di riproduzione e di ritorno ai luoghi di nidificazione degli (la ''migrazione prenuziale'') come prescrivono i principi europei ed internazionali sulla conservazione della biodiversità.
Il Tar dunque non ha fatto altro che applicare il ''principio di precauzione'' valido in tutti paesi europei la cui applicazione in materia di attività di caccia impone, tra le altre cose, una corretta ''delimitazione temporale del prelievo venatorio, essendo rivolta ad assicurare la sopravvivenza e la riproduzione delle specie cacciabili'', dichiarano le associazioni.