Caccia in Toscana. Non solo animali, ma anche il turismo in pericolo per l’anticipo dell’apertura della stagione venatoria

In piena stagione turistica, quando migliaia di famiglie e legioni di turisti stranieri vogliono frequentare e conoscere le meraviglie della Natura offerte dalla campagna italiana, la Toscana dà il via libera alle doppiette.
 
"Una decisione scellerata" commenta Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale ENPA e coordinatore regionale Toscana "a tutela dell'ormai esigua minoranza della popolazione costituita dai cacciatori e che rende ancora più ipocrita la campagna di comunicazione che in questi mesi che ce li ha presentati come 'difensori dell'ambiente', mentre in esso sversano tonnellate di velenosissimo piombo e mettono in fuga i turisti dalle campagne ove risuonano gli spari. L'ennesimo favore arriva da una Regione miope sugli effetti negativi portati dalla caccia che va inseguendo, senza alcuna motivazione scientifica, solo un crasso consenso elettorale ormai di nicchia. I cacciatori oliano i fucili e sono già pronti a decimare animali, ben oltre la selezione che una certo più accorta Natura ha saputo fare da milioni di anni. Sarebbe ora di capire che la questione non è una frivola differenza d'opinione fra cacciatori e animalisti. In gioco c'è il futuro del pianeta, soffocato dagli atteggiamenti prevaricatori dell'uomo sulla Natura, di cui la caccia rappresenta il più becero perchè privilegia il carniere dei singoli piuttosto che il bene comune. Quest'anno, grazie alla deroga concessa, gli emuli toscani di Rambo potranno 'combattere' armati fino ai denti anche contro i pacifici piccioni e quegli storni che, nel loro volteggiare a migliaia, affascinano con meraviglia non solo stravaganti amanti degli animali, ma chiunque abbia un minimo di rispetto per la Natura".
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