Caccia. Enpa: “In Italia governo compiacente vuole concedere pieni poteri ai cacciatori. Sempre più vicina la condanna Ue”

Mentre l’Italia vede il governo impegnato in una politica sempre più filo venatoria e di accanimento contro il patrimonio di fauna selvatica, anche ricorrendo a  misure incostituzionali, l’Europa conferma i principi e le norme di tutela a difesa del bene comune di avifauna. Questo è, infatti, il  profondo significato della sentenza emessa ieri dalla Corte Europea di Giustizia, che ha condannato Malta per la cattura illegale dei fringuelli, da sempre una delle forme di illegalità  ambientale più radicate sull’avifauna che si registrino in Europa.

La Commissione Europea e in primo luogo l’azione portata avanti dall’associazione Lipu- Berdlife, avevano negli anni denunciato  questa grave  violazione della Direttiva “Uccelli” (147 /2009) che rappresenta uno dei pilastri del diritto ambientale europeo nonché vorremmo aggiungere della cultura e della civiltà dell’Europa. E’ sconfortante, anzi sconvolgente, vedere come in Italia, anziché rafforzare le misure di protezione nei confronti di tante specie che sono in situazione critica per lo stravolgimento climatico, la distruzione degli habitat, l’uso dei pesticidi, la pressione venatoria, invece si consideri quella di chi spara l’unica specie che deve essere davvero tutelata, attraverso lo smantellamento della legislazione di tutela della fauna, legge  157 del 1992.

Dopo la lunga serie di violazioni al diritto comunitario, non solo sulla Direttiva “Uccelli”, ma anche sul Regolamento che vieta l’uso di proiettili al piombo, lo conferma quanto è avvenuto in Parlamento con la decisione della maggioranza di governo di calendarizzare per i lavori di aula del mese di novembre la proposta di legge leghista del deputato Bruzzone-proposta giustamente definita “sparatutto”- : al fine di saltare a pie’ pari l’ ostruzionismo vincente dei Deputati 5 Stelle nella commissione agricoltura, ostruzionismo che aveva bloccato questo testo di autentica deregulation (abolizione delle giornate di silenzio venatorio, pieni poteri alle regioni, richiami vivi come nella notte dei tempi senza alcun diritto).

L’Europa guardi a quanto sta avvenendo in Italia con sempre maggiore  attenzione e senza nessuna indulgenza: siamo nella fase della messa in mora per le violazioni alla Direttiva ,saremo condannati. L’Europa  guardi allo smantellamento della legge quadro157, nata nel 1992,e che rappresentò una sorta di pax faticosamente raggiunta  tra portatori di interesse diversi e che vide la luce anche grazie alle posizioni responsabili dell’Arcicaccia. Oggi il mondo venatorio si è spostato su posizioni assolutamente estremiste. Ancora una volta, confermiamo il nostro totale impegno per fermare questa politica vecchia, inaccettabile, antieuropea, anti ambientale, che viola anche il dettato costituzionale negli articoli 9 e 41 e che ferisce profondamente la cultura, ormai irreversibile, di rispetto per gli animali che vive nel popolo italiano.

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