Caccia, col pretesto della peste suina il Governo pronto a stravolgere tutto. A danno di tutta la fauna

Con il pretesto della diffusione della Peste Suina Africana, dei danni all’agricoltura imputati ai cinghiali, del loro avvicinamento alle aree urbane, a breve il Governo potrebbe intervenire con un Decreto Legge allo scopo di modificare pesantemente la Legge nazionale sulla tutela della fauna selvatica e sulla caccia, demolendo ogni principio di precauzione oggi previsto.

Una vera e propria deregulation, che consegna nelle mani dei cacciatori qualsiasi specie di animale selvatico e che rischia di addirittura di aggravare la diffusione della Peste suina piuttosto che arginarla. 

Le modifiche che il Governo potrebbe a breve adottare avrebbero ricadute drammatiche sulla fauna selvatica perché: 

  • viene cancellato l’obbligo di ricorrere alle uccisioni solo dopo avere dimostrato l’inefficacia dei metodi ecologici, consentendo così alle Regioni di stabilire piani di abbattimento senza aver dimostrato che non ci fossero alternative; 
  • viene eliminato l’obbligo di sottoporre al parere preventivo dell’ISPRA i piani regionali di abbattimento, che quindi potranno avere impatti devastanti non solo sugli animali che entreranno nel mirino dei cacciatori, ma anche sulle altre specie e sull’habitat; 
  • i cacciatori potranno partecipare ai piani di controllo, sarà sufficiente che seguano qualche ora di corso per poi poter sparare anche alle specie protette; 
  • gli abbattimenti eseguiti con le armi ad aria compressa o con l’arco, ancora più micidiali perché silenziose, potranno essere condotti da qualsiasi altro soggetto privo di licenza di caccia; 
  • il periodo di caccia al cinghiale con il metodo della braccata -metodo non selettivo e dannoso, ripetutamente condannato da organi scientifici – raddoppierebbe da tre a sei mesi l’anno; 
  • aumenterebbe notevolmente il rischio di diffusione della peste suina africana con drammatiche conseguenze a carico di animali e cittadini. 

Queste modifiche, se dovessero essere approvate, avrebbero ricadute devastanti su tutte le specie selvatiche, anche quelle super protette dalle norme europee come Orsi e Lupi, che potrebbero essere uccisi dai cacciatori nostrani, con l’autorizzazione delle Regioni. 

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